Manipolazione fasciale, Parte pratica, Terzo livello
200,00 zł
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Opis
Autor: Luigi Stecco
ISBN: 978-88-299-3200-9
Data wydania: lipiec 2021
Oprawa: miękka
Liczba stron: 232
Ho accettato volentieri di redigere la prefazione del libro Manipolazione Fasciale per le Disfunzioni Interne di Luigi Stecco, in quanto ho sempre incoraggiato le terapie manuali rivolte alle problematiche interne. Questo entusiasmo mi deriva dagli straordinari risultati che ottengo con la “Manipolazione Viscerale”, metodica che ho dedotto dalla mia esperienza di osteopata. Negli ultimi anni molti studiosi hanno spostato la loro attenzione dagli organi alle fasce che li circondano, ma questo libro per la prima volta fornisce una visione unitaria di tutte le fasce interne, proponendo inoltre un modello biomeccanico che definisce i rapporti specifici tra organi, fasce e apparato locomotore. Tale modello è sostenuto da belle immagini di dissezione, che aiutano a comprendere anche visivamente che cosa sono le fasce interne e che rapporti hanno con gli organi, visceri e apparato locomotore.
Questo libro mostra la fascia in tutte le sue sfaccettature, evidenziando come essa sia l’unico tessuto del corpo umano che si modifica sotto stress (plasticità), ma che può riprendere la sua elasticità in seguito alla manipolazione (malleabilità). Ho apprezzato particolarmente il concetto di tensostruttura, che permette di spiegare perfettamente come le diverse cavità del tronco interagiscano con gli organi interni. Le fasce del tronco si dispongono secondo i principi della tensostruttura, permettendo ampi movimenti del tronco senza interagire con la funzione degli organi interni. In base a questo concetto, l’attenzione del terapista viene spostata dall’organo al contenitore; l’obiettivo del trattamento diviene quello di ricreare l’ambiente adatto, in cui l’organo possa muoversi secondo i suoi ritmi fisiologici.
Nei nostri libri abbiamo sempre sostenuto l’importanza della mobilità e della motilità degli organi interni, ora, in questo libro di Stecco, si è mantenuto il filo conduttore delle fasce, ma lo si è esteso anche agli apparati e ai sistemi. Il lettore può rimanere sconcertato davanti alle diverse manualità proposte, ma, una volta apprese, capisce che esse sono necessarie per poter far fronte a tutte le variabili patologiche del singolo paziente. Da queste considerazioni si deduce che il manuale di Stecco è uno strumento utile per tutti coloro che vogliono curare le disfunzioni interne, senza ricorrere ai medicamenti (antiacidi, antidolorifici, antispastici, ecc), che spesso vanno a coprire il segnale d’aiuto che manda il corpo umano.
Infine voglio sottolineare la chiarezza con cui Stecco ha descritto il sistema vegetativo ed i suoi rapporti con le fasce interne. Visto in quest’ottica, il sistema vegetativo non è più un caos incomprensibile, ma diventa un cervello periferico che regola in maniera perfetta le funzioni dei vari organi, grazie anche alle sue interazioni con le fasce viscerali.
L’augurio è che le proposte enunciate in questo libro vengano prese in considerazione da terapisti, medici, osteopati, chiropratici e dai ricercatori, in modo da prendere coscienza delle possibilità che le nostre mani hanno nella cura di molte disfunzioni interne, oltre che per confermarne la validità. Certamente la Manipolazione Fasciale per le Disfunzioni Interne fornisce un modello biomeccanico semplice, ma efficace nel guidare la mano del terapista nel districarsi nel caos dell’anatomia delle fasce (manus sapiens potens est).
JP BARRAL
Diplôme de I’école de Maidstone (Angleterre)
et de la faculté de Médecine de Paris-Nord
(Departement Osteopathie et Médecine Manuelle)
INTRODUZIONE
In genere si pensa che la terapia manuale sia utile solo per l’apparato locomotore, mentre essa può essere di aiuto anche per le disfunzioni degli organi interni. Ogni giorno la pubblicità mette in primo piano una serie di farmaci che agiscono sui vari disturbi della digestione, della respirazione, della circolazione, della prostata, ecc. Quindi il cittadino è indotto a pensare che i suoi problemi possono essere risolti solo con i farmaci; mentre anche la terapia manuale può essere efficace. I farmaci per le disfunzioni dell’apparato locomotore, come gli antiinfiammatori, agiscono sull’infiammazione acuta che spesso è la conseguenza di un conflitto articolare. La Manipolazione Fasciale ricerca nella densificazione della fascia la causa che determina lo spasmo muscolare, il quale a sua volta causa il conflitto articolare e quindi l’infiammazione; se le mani modificano l’alterazione della fascia, allora il muscolo lavora in modo appropriato e l’articolazione ritorna a muoversi lungo gli assi fisiologici, con conseguente riduzione dell’infiammazione. I farmaci per le disfunzioni degli organi interni combattono spesso i sintomi e non risolvono le cause delle disfunzioni; ad esempio, i farmaci antiacidi combattono il reflusso gastroesofageo, riducendo l’acidità gastrica, ma non migliorano la tenuta del cardias. La Manipolazione Fasciale modifica le tensioni delle fasce di ancoraggio del diaframma, in modo che esso non interferisca sulla dilatazione e il restringimento del cardias. Ricordiamo che le fasce dell’esofago si continuano con le fasce del centro diaframmatico e quindi, se questo è in uno stato di tensione, non permette la normale peristalsi del cardias.
Come agisce la Manipolazione Fasciale sulla causa dei disturbi muscolari? Il tono dei muscoli volontari è determinato dall’interazione fra i fusi neuromuscolari e l’elasticità della fascia di contenzione dei muscoli stessi. La densificazione della fascia sovverte questa interazione, creando l’ipertono e la scoordinazione endoarticolare, con conseguenti dolore e infiammazione.
Come agisce la Manipolazione Fasciale sulla causa delle disfunzioni degli organi interni? La peristalsi degli organi interni è regolata dalla tensione della fascia viscerale, che a sua volta interagisce sui gangli neurovegetativi compresi nelle pareti degli organi stessi. L’eccessiva tensione o la flaccidità della parete del tronco interferisce sulla normale regolazione neurovegetativa della peristalsi.
Se la medicina ufficiale valorizzasse di più la funzione della fascia, allora:
– in presenza di una nevralgia non si darebbe un integratore neurotrofico, ma si analizzerebbe la tensione della fascia come potenziale sorgente di irritazione del nervo;
– in presenza di una disfunzione prostatica non si darebbero antispasmodici urinari, ma si cercherebbe di elasticizzare la fascia di contenzione dell’organo sofferente;
– in presenza di una trasudazione eccessiva non si farebbe la simpatectomia, ma si cercherebbe la densificazione della fascia superficiale, che manda impulsi neurovegetativi alterati al sistema termoregolatore.
Questo manuale offre alcune indicazioni per il trattamento delle:
– disfunzioni segmentarie, cioè delle unità organo-fasciali (o-f) comprese nelle tensostrutture;
– disfunzioni globali, cioè delle sequenze apparato-fasciali (a-f) contenute nel tronco. Le disfunzioni interne richiedono modalità diverse
di trattamento rispetto all’apparato locomotore:
– il sovrauso muscolare interessa soprattutto la fascia posta in corrispondenza del centro di coordinazione;
– la disfunzione interna interessa soprattutto i punti silenti posti in corrispondenza dei CC e CF;
– un dolore mio-fasciale si compensa spesso lungo una sequenza o lungo una diagonale;
– una disfunzione interna si compensa lungo una catenaria e i suoi tensori distali;
– in presenza di un dolore mio-fasciale, il trattamento è prevalente sui CC posteriori;
– in presenza di una disfunzione interna, il trattamento inizia dai CF anteriori.
Questo manuale analizza la peristalsi o funzionamento delle unità organo-fasciali e delle sequenze apparato-fasciali. Se si comprende l’interazione della fisiologia di queste strutture con la parete del contenitore, allora si effettua una corretta manipolazione delle tensostrutture e delle catenarie: Manus sapiens potens est.
Opinie
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